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Super Promozione Solette NOENE

Solette Plantari NOENESe ancora non avete provato l’esperienza di camminare con una soletta NOENE ai piedi, questa è veramente l’occasione buona per regalarvi la possibilità di muovervi in tutta comodità, anche se svolgete lavori particolarmente faticosi per le articolazioni inferiori.

Per qualche tempo infatti, sarà possibile acquistare alcuni modelli di solette NOENE ad un prezzo veramente strepitoso!

Per conoscere nel dettaglio quali modelli saranno oggetto di questa strepitosa offerta, limitata nel tempo, potete consultare l’elenco qui sotto ed eventualmente cliccare sul prodotto al quale siete interessati, per conoscerne il costo.

SOLETTE NOENE IN PROMOZIONE

Soletta Atlas Montagna Noene
Talloniera Integrale Noene TD2
Inserto Noene 8.12 Dancin
Talloniera Integrale Noene TC1
Soletta Ammortizzante Noene LG1
Soletta Ammortizzante 3/4 Lady Noene EL2
Soletta Ammortizzante 3/4 Lady Noene EL1

Per chi non conoscesse ancora le incredibili proprietà delle Solette NOENE in termini di assorbimento di shock, vi rimandiamo ad alcuni articoli comparsi su questo stesso blog:

 https://www.nextink.it/blog/2012/10/04/il-miracolo-delle-solette-noene/

https://www.nextink.it/blog/2012/08/02/i-prodotti-noene-vanno-in-tv/

https://www.nextink.it/blog/2012/07/24/noene-la-soletta-antishock-ai-tuoi-piedi/

https://www.nextink.it/blog/2012/07/19/rapporto-sul-noene-e-sulle-sue-applicazioni-in-solette-plantari-e-talloniere/

 

Andrea Monti Testimonial Noene

Andrea MontiTrattandosi di una persona con la quale abbiamo da tempo intrapreso una attiva collaborazione sui prodotti NOENE, è con grande piacere che abbiamo letto la testimonianza di Andrea Monti sul sito ufficiale NOENE.

Vedere riconfermate anche sul sito NOENE le ottime impressioni che Andrea ci aveva già da tempo riportato personalmente non può che farci piacere. Il piacere nello specifico è ancora più grande in quanto Nextink, anche grazie alla collaborazione del Centro Sportivo RiverSide 506, per prima ha avuto la possibilità di poter presentare le solette ed i plantari NOENE a tutto lo staff dei maestri che fanno riferimento ad Andrea Monti, facendone così apprezzare le incredibili caratteristiche in termini di assorbimento di vibrazioni.

Ricordiamo, per chi non lo conoscesse, che Andrea Monti nella sua carriera da giocatore ha vinto 4 titoli italiani (Campionato a squadre Serie C, Under, Serie B, Doppio Under 18), miglior classifica italiana B1, ha giocato in tutte le categorie a squadre (dalla serie A1 alle serie inferiori), ed ha scalato le classifiche ATP fino ad arrivare, nel 1993, alla posizione numero 832. Maestro Nazionale dal 1998, dal 2000 al 2010 ha diretto la Scuola Tennis de Le Pleiadi. Dal 2010 è Direttore Tecnico del Centro Sportivo River Side.

Per coloro i quali volessero prendere conoscenza con i prodotti NOENE, invitiamo ancora una volta a prendere visione di questo link.

Il Team Salomon Carnifast ha scelto le solette NOENE

soletta noene sp01 1 mmIn tema di corse in montagna non è possibile non conoscere il TEAM SALOMON CARNIFAST.

Ebbene, questo celebre e titolatissimo Team ha svolto un lavoro di test sulle solette NOENE, in particolare i modelli SP01 (sotto plantari anti-shock di 1 mm), NO2 (solette anti-shock di 2 mm) e il rivoluzionario OFP01 (Solette anti-shock NOENE rivestite al 100% con tessuto Nexus Energy Source) con risultati a dir poco molto soddisfacenti.

In uno sport come il trail running dove l’atleta è impegnato in competizioni che possono superare anche le 20 ore, la prevenzione o la riduzione di possibili traumi osseo/muscolari costituisce un punto focale. I plantari e le solette NOENE hanno il grosso vantaggio di offrire un reale beneficio con un peso complessivo quasi insignificante. Una delle conclusioni più importanti alle quali si è giunti alla fine del test è che nei modelli più aggressivi di scarpe, dove l’ammortizzazione è limitata a vantaggio della rigidità e del peso, le solette NOENE sembrano essere diventate un accessorio indispensabile per quasi tutti gli atleti del TEAM SALOMON CARNIFAST.

A seguito dei test ad esempio, le solette OFP01 oltre all’assorbimento delle vibrazioni, si sono dimostrate estremamente efficaci anche nelle fasi di recupero fisico. Il rivestimento con tessuto Nexus Energy Source aiuta a migliorare la circolazione sanguigna e l’ossigenazione muscolare, a ridurre la ritenzione idrica favorendo l’eliminazione dell’acido lattico.

Ancora una volta una testimonianza, che accresce una volta di più il valore delle solette NOENE.

Il miracolo delle solette NOENE

solette plantari noeneRiportiamo qui di seguito un articolo apparso su TennisBest relativamente alle solette NOENE. L’articolo originale è disponibile al link: http://www.tennisbest.com/archivio/2826-il-miracolo-di-noene

Quando i testimonial promuovono un prodotto c’è sempre un dubbio. “Penserà davvero quello che dice? Oppure lo fa solo perché è pagato?”. Quando invece la promozione arriva senza particolari interessi, beh, siamo certi che si tratta di lodi sincere. E che il prodotto di cui si parla è davvero ben riuscito. Lo sa bene Sara Errani, che per tutta la prima parte del 2012 ha esaltato il suo nuovo attrezzo Babolat. La nuova racchetta le ha dato potenza, spinta, aggressività. Non se ne separa più, tanto da averla definita “Excalibur”. Un altro esempio di pubblicità assolutamente sincera arriva dal professor Enrico Arcelli, vera e propria istituzione nel mondo del running e della preparazione atletica in generale. La sua citazione – addirittura nero su bianco! – delle solette Noene assomiglia a una sentenza. E’ stato lui, negli anni 70, a inventare la figura del preparatore atletico nelle squadre di calcio. Ma si è occupato di moltissimi sport, tanto da essere il responsabile atletico della mitica Ignis Varese e aver supervisionato i vari tentativi di record dell’ora, con Eddy Merckx e Francesco Moser. Laureato in medicina e chirurgia, nonché specializzato in medicina dello sport, è un sincero appassionato di running. Ha scritto oltre 20 libri, tra cui il più famoso è “L’allenamento del maratoneta di alto e medio livello”, tradotto in varie lingue (tra cui russo e cinese). Il più venduto è “Correre è bello”, ancora oggi il libro sportivo più venduto in Italia.

A 72 anni, la passione di Arcelli non si ferma. Nei giorni scorsi ha presentato la sua ultima fatica, dall’eloquente titolo “Voglio Correre” edito da Sperling e Kupfer. La presentazione si è tenuta lo scorso 25 settembre, è stata condotta dal DJ Linus (grande appassionato di tennis e avido lettore dell’autobiografia di Andre Agassi) e vi hanno partecipato quattro medagliati olimpici: La schermitrice Elisa Di Francisca (doppio oro a Londra), Daniele Molmenti (oro nel kajak), Clemente Russo (argento nel pugilato) e Stefano Baldini, vincitore della maratona olimpica ad Atene 2004. La tecnologia avanza, Arcelli lo sa e ha tributato un sincero ringraziamento alle solette Noene, un vero toccasana per tutti gli sportivi, di qualsiasi livello e disciplina. A un certo punto, in “Voglio Correre” scrive:

“Facendo i dovuti scongiuri, devo dire che non ho più avuto problemi alle ginocchia da quando, quasi per caso, ho scoperto e cominciato a usare delle solette di produzione svizzera alte circa un millimetro ma dotate di un’enorme capacità di assorbire gli impatti con il terreno. Le realizza Noene e si trovano in molti negozi di articoli sportivi, oppure si possono acquistare online”

Se una vera e propria eminenza del settore cita le solette Noene… qualcosa vorrà pur dire. Con il loro spessore di appena un millimetro, sono in grado di assorbire fino al 98% delle vibrazioni ed azzerare il rischio di traumi. Capita spesso che si avvertano dolori alle gambe, alle ginocchia, persino alla schiena… dovuti ai microtraumi di impatto col terreno. Con Noene il problema si risolve e le testimonianze in questo senso sono impressionanti e trasversali. Ha espresso il suo parere anche Andreas Seppi, che da quando utilizza le solette Noene ha risolto una serie di piccoli fastidi. Naturalmente Noene non si occupa solo di sport, ma offre prodotti anche per la vita di tutti i giorni. Tuttavia, degli otto prodotti pensati per lo sport, ce ne sono quattro (OFPO2, AC2, N02, SP01 e GRIP) particolarmente adatti al tennis. Chi fosse interessato, può dare un’occhiata al sito da cui si possono acquistare i vari prodotti e leggere le numerose testimonianze. Chiudiamo con una riflessione: chissà in che condizioni sarebbero le ginocchia di Rafa Nadal se avesse utilizzato le solette Noene… (è una battuta)!

Ancora una volta una testimonianza eccellente che certifica che le solette NOENE sono un prodotto assolutamente da avere ai propri piedi.

Con NOENE riparte la stagione sportiva!

solette plantari noeneFinite le vacanze, arriva settembre e si ritorna alla “normalità”. Fra le abitudini di tutti i giorni nella vita di molte persone c’è lo sport, qualunque esso sia.

Da qualche tempo nella vita delle persone che possono annoverare uno sport qualsiasi fra i propri hobbies o fra le proprie passioni, c’è NOENE.

NOENE è il rivoluzionario materiale che, sotto forma di soletta, se inserito nelle proprie scarpe sportive può essere un toccasana contro i numerosi fastidi muscolo scheletrici che affliggono molti atleti dilettanti o professionisti che siano.

Solette dal costo irrisorio, ma dall’efficacia incredibile. Proprio per questo motivo, adottate da un sempre più ampio numero di sportivi per le loro spiccate doti di assorbimento dell’energia negativa, ovvero quell’energia che inevitabilmente il terreno restituisce al nostro corpo ogniqualvolta, camminando o correndo, ii nostri piedi toccano il suolo.

Energia negativa. E’ proprio questa la funzione di queste straordinarie solette. Non per niente NOENE non è un nome di pura invenzione, bensì un acronimo che riassume la caratteristica principale di questo materiale:

NO E NE = NO Energia NEgativa

Non ci sono più parole per descrivere le straordinarie caratteristiche di queste solette che, fra l’altro, sono classificate come dispositivo medico in classe 1. Questa Certificazione, non fa che  accrescere e rafforzare l’idea che NOENE non sia una moda passeggera, ma un vero e proprio presidio medico in grado di ridurre e prevenire problemi articolari e muscolari.

NOENE SP01: quel millimetro che può cambiarti la vita

soletta noene sp01 1 mmMolte volte pensiamo che le soluzioni ai problemi siano complesse o difficili da attuare, molto spesso invece la soluzione è a portata di mano, economica e più semplice di ciò che potremmo immaginare.

E’ il caso delle solette NOENE. Un prodotto straordinario, ancora poco conosciuto rispetto alle potenzialità che questa eccezionale gomma ha da esprimere, ma in grado di cambiare la sensazione di una camminata anche nella sua versione più sottile, quella da 1 millimetro.

La soletta SP01 infatti, ha la caratteristica di un sotto-plantare leggero e sottilissimo: 1 millimetro il cui utilizzo è indicato per qualsiasi tipo di attività con la sua caratteristica unica al mondo che le permette di assorbire fino al 98% delle vibrazioni restituite dal terreno a seguito di una corsa o di una semplice camminata.

I benefici sono molteplici. Se parliamo di peso, i pochissimi grammi che costituiscono la struttura di NOENE SP01 sono apprezzati soprattutto da chi pratica running ed attività similari. Il millimetro di spessore infatti, è in grado di svolgere a pieno la sua funzione di antishock, senza però modificare le condizioni di uso delle scarpe, specie di quelle da gara, che per chi pratica sport sono il primo alleato per dare vita ad una buona prestazione.

L’essere così sottili permette alle solette NOENE SP01 di essere inserite anche in presenza di uno specifico plantare. Al di sotto di esso infatti trova il suo alloggiamento naturale la soletta, che può così convivere con il plantare aumentandone l’efficacia. Tutto questo senza perdere il feeling che l’atleta ha con il suo plantare e con la sua scarpa.

Avreste mai pensato che 1 millimetro di spessore avrebbe potuto cambiarvi la vita?

NOENE mantiene le promesse… anche alle Olimpiadi di Londra 2012!

noene alle olimpiadi londra 2012Come forse avete già capito leggendo gli ultimi articoli pubblicati su questo blog, se siete alla ricerca di plantari in grado di restituire una sensazione di benessere, NOENE è la vostra soletta ideale.

Perché? Perché attraverso il semplice gesto del calzare una soletta dello spessore di 1 millimetro, avrete ridato al vostro corpo un equilibrio ed un benessere insperato.

In queste ore siamo letteralmente sulle spine perché vorremmo divulgare una notizia in anteprima, ma non abbiamo ancora avuto le necessarie autorizzazioni per farlo, ma vi possiamo anticipare che le solette NOENE si trovano nelle scarpe di alcuni atleti che partecipano alle olimpiadi di Londra 2012Il perché di questo nostro entusiasmo è semplice da capire: gli atleti che hanno calzato le solette NOENE hanno già conquistato delle medaglie olimpiche!

Chiaramente non siamo qui a sostenere che le solette NOENE siano in grado di far vincere le Olimpiadi (ci mancherebbe!!!): gli atleti che partecipano a questi eventi passano 4 anni della loro vita con il solo obiettivo di allenarsi duramente ed al meglio per poter ottenere i migliori risultati. Il fatto però che un atleta di livello, possa provare –  e successivamente adottare – le solette NOENE non fà che inorgoglirci.

Se poi, l’atleta (o gli atleti) che calzano le solette NOENE vincono anche una medaglia olimpica… il gioco è fatto!

Per quei pochi che ancora non sapessero cos’è il NOENE (acronimo di NO Energy NEgative ovvero “nessuna energia negativa”), ricordiamo che si tratta di un’innovativa gomma antivibrazione (antishock) in grado di eliminare completamente la sensazione di stanchezza e pesantezza delle gambe a seguito di molte ore passate a camminare o peggio ancora, passate in piedi.

Le solette NOENE sono le solette maggiormente ammortizzanti disponibili sul mercato, non perché lo diciamo noi, ma perché lo sostengono gli studi condotti da università, facoltà di farmacia, medici e ortopedici. Del resto non a caso le solette NOENE hanno ottenuto la certificazione 93/42/CEE e sono quindi annoverate fra i dispositivi medici in classe 1. Questa certificazione fa sì che non sia possibile confonderle con le solette della concorrenza, solette che in molti casi “promettono, ma non mantengono…”

Speriamo di poter rivelare al più presto ai lettori di questo blog, i nomi degli atleti che hanno raggiunto i massimi obiettivi a livello sportivo con le solette NOENE ai propri piedi!

Bodyline Fitness Club e Nextink insieme nel progetto Solette NOENE

bfc bodyline fitness club moncalieriBFC Bodyline Fitness Club e Nextink hanno recentemente stretto una collaborazione che ha lo scopo di aumentare la conoscenza dei prodotti NOENE nei confronti degli amanti del fitness e più in generale di coloro che prestano molta attenzione al proprio benessere fisico.

La partnership fra BFC Bodyline Fitness Club e Nextink è nata in modo spontaneo a seguito di un incontro dove ci è stata data l’opportunità di dimostrare, con esempi pratici e documentazione tecnico-scientifica a supporto, che le solette NOENE sono in grado di migliorare la prestazione atletica, riducendo al minimo gli shock da impatto al suolo, preservando al massimo la struttura muscolo-scheletrica, la colonna vertebrale, la cervicale e più in generale tutte le articolazioni normalmente sollecitate.

Chi, come tutto lo staff di BRF Bodyline Fitness Club fà dell’attività fisica e del benessere la propria professione, non ha potuto non sposare la causa NOENE. Per questo motivo siamo felici di annunciare che da qualche giorno, è possibile approfondire la conoscenza in tema di solette NOENE presso la palestra BFC Bodyline Fitness Club, in modo da poter vedere con i propri occhi, le straordinarie caratteristiche di questo materiale assolutamente innovativo.

Per tutti coloro volessero visionare le solette NOENE presso la BFC Bodyline Fitness Club ricordiamo l’indirizzo della struttura, che si trova esattamente in Strada Carpice, 30 a Moncalieri (TO).

MAGGIORI INFORMAZIONI SU  BFC BODYLINE FITNESS CLUB

BFC Bodyline Fitness Club, è una delle palestre storiche di Moncalieri.

Situata al confine tra Moncalieri e Nichelino, alle porte della città di Torino, a meno di due minuti dall’uscita della tangenziale, mette a disposizione dei suoi abbonati un centro sportivo a misura d’uomo; tutti i servizi di una grande azienda in un clima ancora familiare.

Due spaziosi parcheggi sono disponibili per accedere al centro, nel quale su una superficie di circa 2.000 metri quadrati vengono erogati moltissimi servizi; negli ampi spazi climatizzati si possono svolgere attività di ogni genere: è possibile allenarsi nelle sale dedicate all’utilizzo degli attrezzi isotonici e per il cardio-fitness, oppure scegliere uno dei 100 corsi settimanali proposti nelle tre sale dedicate alle attività di gruppo, o ancora tuffarsi in piscina per trascorrere piacevoli momenti di relax nella area benessere.

I clienti più esigenti inoltre potranno usufruire del servizio di personal trainer per soddisfare esigenze particolari e personali nella programmazione del loro allenamento.

Per ogni ulteriore approfondimento relativo all’offerta di BFC Bodyline Fitness Club vi rimandiamo al sito internet www.bodylinefitnessclub.it

NOENE: la soletta antishock ai tuoi piedi

solette plantari noeneA più riprese abbiamo sottolineato come le solette NOENE siano un prodotto anti shock eccezionale. NOENE esiste da anni, purtroppo però non ha mai avuto lo spazio che merita soprattutto in ambito medico-sportivo. Le proprietà delle solette NOENE infatti, sono indiscusse, e supportate da svariate ricerche di tipo scientifico che ne hanno comprovato la bontà ed i vantaggi nell’utilizzo.

Ad esempio in Francia, sul numero 394 della rivista “Santè Magazine” si è parlato diffusamente dei vantaggi portati dall’utilizzo delle solette NOENE. Qui di seguito riportiamo qui di seguito la traduzione dell’intero articolo al fine di fornire ulteriori informazioni circa i vantaggi derivanti dal calzare le solette NOENE.

Il Centro Nazionale della Sanità di Atlanta, in Georgia, avverte: più di un terzo degli appassionati di jogging e maratone, che corrono almeno 10km alla settimana, sarà ogni anno vittima di un qualche infortunio che li obbligherà a ridurre i chilometri percorsi. Questi dati si fondano su un’inchiesta che ha preso in esame coloro che corrono dai 48 ai 62 km, in media, alla settimana. Ne è emerso che gli uomini hanno il 40% di possibilità di incorrere in un incidente, mentre per le donne si arriva addirittura al 60%. I danni più frequenti colpiscono il ginocchio. A seguire i piedi, la tibia, il tallone e la schiena.

RISULTATO: BISOGNA AMMORTIZZARE GLI SHOCK
Per prima cosa bisogna dotarsi di buona scarpe per l’allenamento, diminuire il peso corporeo e utilizzare delle solette anti-shock.  Nel momento della camminata, l’appoggio del tallone determina un impatto che va da un 80% fino al 100% del peso corporeo. Degli studi recenti (che hanno registrato l’impatto massimo sui piedi derivato dagli shock, misurato grazie ad un dispositivo elettronico applicato alla gamba) hanno dimostrato che è possibile diminuire sensibilmente l’accelerazione massima della tibia (espressa in percentuale sul perso del corpo) portando delle solette anti shock all’interno delle scarpe. Per una persona che fa jogging, il contro-shock plantare corrisponde a una forza che va da 3 a 5 volte il peso del corpo, a seconda del profilo, la natura del terreno (asfalto, terra, ecc..), la velocità della corsa e il peso del corridore. L’impatto dei piedi sul suolo, assorbito solo in parte dalle scarpe (a seconda della qualità), è scaricato direttamente sulle gambe e sulla schiena. Inoltre, la minima anomalia meccanica (piede piatto, piede rigido, ginocchia storte o a X, gambe arcuate o a parentesi, gamba più corta) che durante la marcia sarà quasi impercettibile, potrà trasformarsi durante la corsa in un’inevitabile lesione.

I corridori che si allenano a velocità rapide sono più esposti alle patologie dell’allenamento, dal momento in cui la forza d’urto accresce con la velocità. Al contrario, lo shock diminuisce se si rallenta l’andatura e si utilizza in modo corretto la flessione del ginocchio per assorbire una parte della collisione.  L’impatto tallone-suolo agisce in funzione della distanza che c’è tra il tallone e il suolo poco prima dell’impatto. Questa distanza varia tra i 2 e i 6 cm, ed è quella che permette al corridore di avere una falcata radente. Alcuni si allenano accanto ad un muro il quale non deve superare per più di 3 cm l’altezza dell’atleta.  L’allenatore, posto dall’altra parte del muro, verifica che la testa rimanga “invisibile”. Oltre all’acquisto di un buon paio di scarpe, altri due elementi modificano l’intensità dei traumi:
– Il peso del corpo
– Le solette anti-shock

IL PESO DEL CORPO, LO SHOCK DEI PIEDI
Per ogni maratona, a seconda dell’ampiezza della falcata (da meno di un metro per chi pratica jogging lenti a circa due metri per i migliori maratoneti), ciascun piede entra in contatto con il suolo più o meno dalle 26.500 alle 10.500 volte (da 53.000 a 21.000 per entrambi i piedi). Se la massa corporea si attesta sui 75 kg, la carica supportata da un singolo piede si avvicinerà, per un corridore medio, a 7875 tonnellate (75 kg x 3 volte il peso del corpo x 35.000 collisioni plantari). Al contrario, se lo sviluppo corporeo non passa i 65 kg, come avviene per la maggior parte dei corridori di alto rango, l’impatto generato dalla base non sarà superiore alle 6.825 tonnellate (65 x 3 x 35.00 shock).

SHOCK E CONTRO-SHOCK: LA PARATA DELLE SOLETTE
Correre su un suolo duro come l’asfalto è una prova faticosa non solo per i piedi, ma per il corpo nel suo complesso. Le accelerazioni e le decelerazioni che segnano l’andatura si trasmettono lungo la colonna vertebrale e provocano delle reazioni anche nelle sommità del corpo. Inoltre, ad ogni interazione piede-scarpa-suolo, l’onda di ritorno (vera energia vibrante negativa) si propaga durante la corsa ad una velocità di 120 km/h nelle ossa delle gambe e della colonna vertebrale. Ritroviamo 1/10 di questa energia iniziale al livello del ginocchio, 1/20 all’altezza del bacino, 1/30 dove c’è la cervicale.  Questi micro-traumi dovuti alla ripetizione di un’azione intensa e specifica sono all’origine di infortuni come:
– Tendiniti, Peritendiniti
– Periostiti e fratture da affaticamento
– Dolori alle articolazioni dei piedi, delle ginocchia, delle anche e della colonna vertebrale

Da qualche anno, alcuni ricercatori si sono messi al lavoro per trovare un materiale che possa limitare le collisioni plantari. Al fine di valutare la validità dei campioni proposti, le forze di reazione del suolo provocate dalla corsa sono state misurate con l’aiuto di rilevatori di forza miniaturizzati, incollati su diverse parti della faccia plantare del piede così come su diverse pari del corpo. Il tipo di contatto del piede con il suolo varia a seconda della velocità di spostamento. In generale, più si corre lentamente, più si attacca il tallone: uno studio fatto su circa 3000 corridori dal laboratorio di ricerca della Nike ha messo in evidenza che il 75% dei corridori di fondo tocca il suolo con il tallone e il 23% con la pianta del piede o l’avanpiede (il 2% è indeterminato). Un’equipe medica belga di specialisti in biomeccanica ha ottenuto risultati simili: il 63% dei soggetti testati ha un contatto con il suolo attraverso il tallone, mentre solo il 37% ha l’attacco con la pianta del piede.

La durata d’appoggio del piede al suolo era significativamente più lunga per il grande gruppo (30/100 di secondo) che per il terzo restante (27/100 di secondo). La pianta del piede deve adattarsi a diverse tipologie di terreno. Tuttavia, il tallone non è un buon ammortizzatore a differenza dell’avanpiede che, grazie ad un sistema complesso di ossicini, legamenti e muscoli, assorbe la maggior parte degli shock. Al di fuori di queste differenze circa l’ammortizzazione, coloro che poggiano col tallone presentano l’inconveniente di un contatto tallone-suolo così breve che l’onda vibrante di ritorno riesce a propagarsi attraverso il corpo prima ancora che possa essere tamponata dagli ammortizzatori dei legamenti e dei muscoli.

Purtroppo, i materiali anti-shock come i polimeri, i visco-elastici e tutti i derivati del silicone messi a punto sino ad oggi, che hanno caratteristiche proprie come l’ammortizzazione e la rigenerazione, vedono aumentare gli shock in termini di rimbalzo in ragione del loro effetto “molla”. Questa reazione (energia negativa) è meglio conosciuta come onda di shock, onda vibrante di shock o più semplicemente vibrazione. Scoperte recenti hanno permesso la messa a punto di un mix specifico di elastomeri capaci di assorbire quasi il 100% dell’energia negativa prodotta dalle vibrazioni derivanti dalla corsa. Questo nuovo prodotto commercializzato con il nome di NOENE interviene efficacemente in ogni occasione di shock contrastando l’energia vibrante generata dall’impatto, grazie alla chiusura di micro-cellule cristalline incluse dentro l’elastomero, che si disperdono proporzionalmente alla forza emessa (azione) evitando allo stesso tempo il ritorno dell’energia (reazione) solitamente generato dagli altri materiali. Le solette o talloniere NOENE (elastomero) possiedono 4 “proprietà dello shock”:

1. Contrastano lo sforzo imposto allo scheletro e alle altre strutture muscolari e ai tendini. Questa è la prevenzione
2. Aumentano la fase di repulsione (+17%) e diminuiscono la fase d’appoggio (O 14%). Queste due percentuali favoriscono un alleggerimento degli sforzi plantari e delle gambe, contemporaneamente ad una riduzione  dell’affaticamento ed un accrescimento della resistenza agli sforzi
3. Limitano la traspirazione in ragione della debole aggressione della volta plantare quando entra in collisione con il piede
4. Non intralciano la falcata. Si differenziano dalle altre solette per la loro leggerezza ed il sottile spessore

Grazie alle loro performance stabilite sul più duro banco di prova: la competizione sportiva, le solette anti-shock NOENE si sono viste assegnare il primo premio “As de La Presse” al Salone Internazionale del 1987, tenutosi alle porte di Versailles, da parte di una giuria di giornalisti sportivi esperti.

ONDE NEGATIVE O POSITIVE: PARI?
Per essere completi sulla questione anti-shock dei piedi, è bene precisare che se si elimina l’energia negativa per limitare i rischi traumatici, si compromette leggermente, per lo stesso motivo, la performance. Per questo, alcuni atleti di alto rango, il giorno delle competizioni in gare su brevi distanze, preferiscono rinunciare alle proprie protezioni plantari anti-shock. Infatti, non è possibile avere allo stesso tempo un materiale sotto i piedi che riduce le onde negative e restituisca tutte le onde positive che servono per correre più veloce. Sulle lunghe distanze, fino alle maratone, l’effetto anti shock delle solette NOENE riduce lo stress delle articolazioni e quindi mantiene la muscolatura più efficiente, compensando ampiamente la riduzione delle vibrazioni positive che produrrebbero una maggiore spinta nella corsa. In compenso, ciò che è possibile fare, ma questo sarebbe un “di più”, sarebbe utilizzare due tipologie di elastomeri in cui la densità e la composizione sono differenti: uno messo sotto il tallone per ammortizzare gli urti (una talloniera NOENE), e l’altro (una mezza soletta con materiale tipo silicone) posizionato nella parte anteriore del piede per generare impulsi positivi. Questo a condizione di appartenere al gruppo di quelli che atterrano sul suolo con il tallone e decollano con la punta del piede, ovvero il 75% delle persone. Per il 25% restante, sarà necessario attendere che le nuove scoperte si adattino alle loro caratteristiche meccaniche.

TASSO DI ASSORBIMENTO DELLE VIBRAZIONI NEGATIVE DOVUTE ALLE ONDE DI SHOCK BANCO DI PROVA: SOLETTE ANTI-SHOCK
Il kinesi-terapista B. Krumb, in un recente numero di Annuario di Kinesi-terapia, ha presentato un lavoro personale intitolato: “Studi comparativi su 11 materiali visco-elastici destinati alla produzione di solette che assorbono gli shock”. Durante l’attività di jogging l’apparato locomotore, ai suoi differenti livelli (piedi, caviglie, ginocchia, anche, bacino, colonna vertebrale) subisce degli sforzi meccanici e, più o meno a lungo termine, presenta dei principi di tendinite e artrosi. Infatti, durante la corsa, per esempio, un’onda di shock (reazione) è generata ogni qualvolta il tallone tocca il suolo (azione). Questa reazione, chiamata da alcuni “energia negativa”, è contrastata sia mettendo in posizione un materiale visco-elastico sotto forma di talloniera aggiunta, sia integrando questo materiale direttamente nella posizione del tallone all’interno della scarpa. Questi prodotti visco-elastici, presenti in gran numero sul mercato, rispondono veramente ai loro fini? Questa è la domanda che si è posto B. Krumb studiando le capacità di ammortizzazione di undici materiali visco-elastici. Si tratta di materiali destinati alla fabbricazione di solette per le scarpe sportive, che sono stati testati individualmente su piattaforme dinamo-metriche di forza. Ogni prodotto è stato sottoposto per ben 5 volte consecutive alla caduta libera di un peso realizzato per ciascuno. Solo la componente verticale è stata presa in considerazione al fine di individuare il valore dell’intensità di picco sul piano d’appoggio e quello del tempo d’assorbimento.

Il rapporto intensità-tempo ha permesso all’autore una classificazione in funzione della qualità d’assorbimento degli shock. I risultati di questo studio hanno permesso di stimare che il valore clinico di un prodotto visco-elastico dipende dall’efficacia di assorbimento delle onde di shock e dalla sua durata nel tempo (degrado). Il rapporto intensità-tempo ha dato modo di classificare la qualità d’assorbimento degli shock delle diverse solette e talloniere in commercio. Sorbothane, Bauerfeind, Viscolas, NOENE sono le più performanti grazie alla loro capacità di assorbimento delle onde di shock e troveranno sicuramente un interesse nella pratica sportiva, nelle patologie traumatiche e nella rieducazione traumatologica durante la riabilitazione post immobilizzazione, per diminuire gli sforzi nella fase d’appoggio del tallone.

Ovaflex, Podiane, Head hanno una capacità d’assorbimento troppo debole e non sembrano rispondere ai criteri di un prodotto visco-elastico destinato al mercato. Questo, però, non gli impedisce di entrare a far parte della composizione delle classiche solette e talloniere. Per completare questi studi, sarà necessario prendere in considerazione altri parametri come il tempo di riespansione dopo il primo impatto (durata necessaria dopo il primo shock per ritrovare la capacità d’ammortizzazione massima) e l’affidabilità nel tempo di questo meccanismo. La ricerca di questi parametri dovrà necessariamente essere l’oggetto di studi complementari.