Commissionata da Canon Europa e realizzata da InfoTrends, la prima analisi del mercato Web-to-print paneuropeo è stata realizzata effettuando 652 interviste telefoniche (50 per ciascuno dei 13 Paesi presi in esame) a stampatori, specialisti del settore digitale, centri servizi e uffici dedicati alle fasi di prestampa di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
La ricerca ha evidenziato che il numero di aziende dotate di una soluzione Web-to-print crescerà del 68% nei prossimi 5 anni. Ma lo studio ha messo in luce anche che il mercato della stampa è diviso quasi equamente tra due tipologie di utenti: gli ambiziosi, che colgono appieno le potenzialità di Internet e che potenzialmente vorrebbero utilizzare tecnologie correlate al Web, e i diffidenti, ovvero quelli che invece rifiutano questi strumenti o non sono convinti dei benefici che potrebbero trarne. In questa seconda categoria, il 52% utilizza e-mail e Ftp per ricevere le informazioni dai propri clienti e il 47% ritiene che sia possibile ovviare alla necessità di utilizzare soluzioni Web-to-print con altri media digitali come i cd o le chiavette Usb.
I più scettici considerano ostacoli all’implementazione del Web-to-print i costi (25%), la carenza di applicazioni adeguate (20%), la mancanza di competenze tecniche a supporto del flusso di lavoro (15%) e i problemi per la tutela della sicurezza (10%). Solo il 17% delle aziende più restie a implementare in futuro il Web-to-print ha dichiarato che il rifiuto è dovuto al fatto che non credono in questa tecnologia.
Gli operatori del settore che attualmente si avvalgono di una soluzione Web-to-print ricevono una media del 14% del lavoro da svolgere attraverso il sistema, ma si aspettano comunque un incremento della domanda nei prossimi anni, poiché i clienti si stanno abituando a sfruttare le modalità di ordine online. Le aspettative sono ottimistiche a tal punto da indurli a prevedere la ricezione di un terzo del loro volume di stampa attraverso applicazioni Web-based entro il 2010, con un incremento pari al 264%.
InfoTrends stima che il valore di questa crescita equivarrà a più di 10,5 miliardi di euro. Anche se la gamma di modelli di business Web-to-print attualmente disponibile è ampia, va sottolineato che la maggior parte delle stampanti offre funzionalità Web-based elementari. Per esempio, il 90% delle aziende europee che operano nel settore della stampa affermano che possono offrire attualmente – o che offriranno nel futuro – ai propri clienti la possibilità di inviare file pronti per la stampa attraverso un’interfaccia Web brandizzata. Lo stesso numero di aziende dichiara di accettare o di essere disposto a ricevere le richieste di preventivo da parte dei propri clienti attraverso Internet, mentre l’84% utilizza – o utilizzerebbe – il Web per la fase di prova dei lavori.
I prodotti maggiormente proposti via Web-to-print sono i materiali per le attività di marketing (offerti da quasi 8 su 10 stampatori dotati di tali sistemi), seguiti da cancelleria (69%), cataloghi (56%), manuali (53%) e direct mail (50%). Nonostante questi dati siano incoraggianti, sembra che gli stampatori europei siamo meno propensi a offrire servizi Web-to-print più complessi e automatizzati o applicazioni a dati variabili. Solo un quarto di chi utilizza un sistema Web-to-print fornisce infatti preventivi in automatico via Web, un dato che cresce fino al 62% se si includono gli utenti che pensano di farlo in futuro. Il 28% offre ai propri clienti campagne marketing integrate utilizzando sia stampa sia Url, ma la percentuale può arrivare al 55% se si considerano anche gli operatori che hanno in programma di offrire questo servizio in futuro.
Fare chiarezza La funzionalità Web-to-print meno diffusa riguarda la possibilità di fornire mailing list tramite Web, con il 26% degli intervistati già in grado di farlo e un ulteriore quinto che ha pianificato di sviluppare il servizio in futuro, per una quota totale pari al 48%. Esiste, tuttavia, una certa confusione in merito al temine Web-to-print: infatti, il 26% degli stampatori europei professionali ammette di non essere sicuro di conoscere perfettamente il significato.
Se si tratta invece di comprenderne l’accezione, i Paesi nordici sono quelli più “informati”. Infatti, solo il 10% degli stampatori finlandesi ammette di non capire il senso di tale termine, seguito dal 12% dei danesi, dal 16% dei norvegesi e dal 18% degli svedesi. Per contro, in Gran Bretagna: il 40% degli operatori del settore della stampa professionale è incerto in merito al significato, così come il 46% dei francesi. I più confusi, o forse più onesti, sono i belgi con il 48% degli intervistati che si dichiara titubante.