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Caraffe filtranti? Inutili e qualche volta nocive

Fonte: http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/05/10/news/caraffe_filtranti_inutili_e_qualche_volta_nocive-16051010/

Ecco gli esiti delle analisi disposte, nello scorso febbraio, dal pm Raffaele Guariniello, che oggi ha trasmesso i risultati al ministero della Salute e all’Istituto superiore di sanità.

Sono inutili e, in alcuni casi, peggiorano la qualità dell’acqua – secondo le analisi di laboratorio disposte dalla Procura della Repubblica di Torino – le caraffe che vengono utilizzate per filtrare l’acqua potabile del rubinetto. Le analisi sono state disposte, nello scorso febbraio, dal procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, che oggi ha trasmesso i risultati al ministero della Salute e all’Istituto superiore di sanità. Ora toccherà a loro decidere se prendere o meno provvedimenti.

A Torino proseguirà l’inchiesta giudiziaria, avviata sulla base di una denuncia presentata da Mineracqua, la federazione italiana delle industrie delle acque minerali, che aveva già fatto svolgere analisi dall’Università La Sapienza di Roma. I reati ipotizzati dalla Procura di Torino sono frode in commercio e commercio di sostanze alimentari nocive per la salute pubblica. Al momento non vi è alcun indagato.

Le caraffe sottoposte ad analisi promettono di abbattere i livelli di cloro e la durezza dell’acqua del rubinetto tramite un filtro che funziona a carbone attivo e resine a scambio ionico. “Per quanto riguarda la durezza – ha spiegato oggi Guariniello – le analisi hanno mostrato che è vero che si abbattono i livelli di calcio e magnesio, ma anche che il filtro non va usato se la durezza dell’acqua è inferiore ai 19 gradi francesi, come per esempio in provincia di Torino. In questo caso è inutile”.

Al contrario, emergono sostanze che non sono presenti nell’acqua del rubinetto. “In alcune caraffe – ha riferito Guariniello – il Ph dell’acqua sale a livelli fino a 9.5, contro un limite di legge di 6.5 e con questo livello di acidità sarebbe non potabile. Poi appaiono tracce di ammonio, sodio, potassio e argento in valori superiori a quelli dell’acqua del rubinetto. Non sono pericolosi – ha sottolineato – ma sicuramente l’acqua non è migliorata”. In sintesi, secondo Guariniello “la situazione deve essere valutata con attenzione dall’autorità sanitaria competente”.

Alla luce dell’articolo sopra citato, forse meglio utilizzare un prodotto molto meno sbandierato ma sicuramente non dannoso per la salute: AQUAKAT!