Anche “Le Iene” dimostrano l’utilità dei filtri per stampanti laser

Noi lo scriviamo e ne parliamo ormai da anni: i filtri stampante abbattono drasticamente l’emissione nell’aria di polveri sottili, micropolveri e sostanze nocive per l’organismo, generate dalle stampanti con tecnologia laser.

Il 16 marzo però, abbiamo avuto la soddisfazione di vedere in onda un servizio de LE IENE realizzato dalla Iena Pelazza dal titolo INTOSSICATI DAL TONER.
In questo servizio – che per chi non l’avesse visto è visibile in streaming al link http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/215693/pelazza-intossicati-dal-toner.html – si indicavano tutta una serie di problematiche legate alle stampanti laser, riguardo l’emissione di micropolveri, polveri sottili e tutte quelle sostanze che purtroppo durante le fasi di stampa vengono rilasciate dalle stampanti che utilizzano la tecnologia laser.

In questo servizio la Iena Pelazza ha dimostrato che i FILTRI STAMPANTE possono ridurre queste emissioni nocive fino al 50%!

Quindi a noi non rimane che ringraziare la trasmissione de LE IENE per aver finalmente dato notizia al grande pubblico di ciò che noi nel nostro piccolo abbiamo già cercato di comunicare al nostro (molto più piccolo) bacino di utenza. Ovviamente la “voce” de LE IENE si è fatta sentire molto più della nostra motivo per il quale qui di seguito andiamo a riepilogare l’offerta di filtri stampante laser disponibili sul nostro sito ormai da anni:

Filtro Stampante MicronAir 100

Filtro Stampante MicronAir 70

Filtro Stampante MicronAir 80

A seconda della stampante posseduta è possibile adattare il giusto filtro toner.

10 commenti su “Anche “Le Iene” dimostrano l’utilità dei filtri per stampanti laser”

  1. L’unico prodotto attualmente in grado di proteggere chi lavora a contatto con le emissioni nocive generate dai toner delle stampanti è ***********. Per acquistarlo o maggiori informazioni sull’argomento:www.******.com

  2. Cerchiamo di essere corretti il filtro provato da Pellazza è collocato in un apposito dispositivo di protezione chiamato ********* che è l’unico al mondo certificato da un ente governativo deputato alla sicurezza sul lavoro (ISPESL) olre che da una università statale. Mentre esistono studi universitari tedeschi che dimostrano che collocare filtri epa nelle fessure di ventilazione di fotocopiatori o stampanti laser non influenza la maggior parte degli inquinanti che fuoriescono assieme al foglio stampato.
    Franco

  3. Rispondiamo molto volentieri al commento di Franco, proprio perchè riteniamo – attraverso il nostro blog – di avere sempre dato ai nostri lettori delle informazioni corrette.

    Innanzitutto abbiamo asteriscato il prodotto cui fa riferimento Franco, in primo luogo perchè il nostro blog non è uno spazio pubblicitario per i prodotti altrui.
    Il secondo motivo è dato dal fatto che nel commento di Franco leggiamo un’accusa riguardo la scarsa correttezza delle nostre informazioni: visto che siamo i “padroni di casa” di questo blog ci risulta perlomeno sospetto il fatto che un utente per sostenere le sue tesi, debba citare con tanta enfasi un prodotto concorrente/alternativo che dir si voglia (a noi sembra un tentativo di farsi/fare pubblicità, ma magari ci sbagliamo).

    Fatta questa dovuta premessa, veniamo ai fatti.

    1. Sul nostro blog (ed essendo tutto scritto è assolutamente un dato inconfutabile) non abbiamo MAI sostenuto che i filtri da noi commercializzati risolvessero il problema dell’emissione delle polveri al 100%. Abbiamo sempre parlato di RIDUZIONE DELLE EMISSIONI;
    2. Non abbiamo MAI sostenuto che il prodotto proposto ai nostri Clienti fosse il migliore;
    3. Non abbiamo MAI dato informazione che il nostro prodotto fosse l’unico in commercio per risolvere (o tentare di limitare) i problemi delle emissioni;
    4. Commercializziamo i Filtri MicronAir dal dicembre 2008 (più di 3 anni prima della messa in onda del servizio in TV), quindi non possiamo essere paragonati ad una di quelle Aziende che, vista l’inchiesta svolta delle Iene, vogliono cavalcare un business sfruttando l’eco suscitato dalla trasmissione;

    Capiamo perfettamente la frustrazione di chi pensa di avere un valido prodotto da proporre al mercato e non lo riesce a fare: è capitato anche a noi proprio su questo prodotto per 3 anni, ma oggi grazie al lavoro svolto in termini di posizionamento, siamo praticamente primi su tutti i motori di ricerca con il termine “filtri stampante” (dobbiamo considerarla una colpa?). Direi che più che una colpa è un merito perchè un posizionamento del genere lo si ottiene soltanto provando a proporre al mercato un prodotto che nessuno ancora commercializza o conosce (cosa che ci è puntualmente accaduta).
    Oggi abbiamo un vantaggio competitivo in termini di visibilità e non abbiamo intenzione di condividerlo con nessun concorrente che abbia (o creda di avere) un prodotto simile al nostro.

    Ma torniamo al prodotto oggetto, il mitico ************.
    Si tratta di una sorta di “scafandro” all’interno del quale posizionare la stampante in modo da ridurre al 100% (????) le emissioni della stampante stessa.
    A parte il fatto che nel servizio di Pelazza questo dato non emerge assolutamente (dove sarebbe il passaggio nel video dove si dice che le emissioni sono ZERO?!?!?!), vogliamo fare una considerazione sull’usabilità di quel prodotto.

    Riteniamo che la teoria sia un concetto profondamente diverso dalla pratica ovvero, un prodotto oltre che ad essere utile e funzionale, deve anche essere utilizzabile: il ******** lo è? La nostra risposta è ASSOLUTAMENTE NO per moltissimi motivi, primo su tutti il problema dell’ingombro.

    Sulla scorta di questa considerazione potremmo suggerire a Franco, così come ad altri utenti, di indossare uno scafandro prima di uscire di casa: in questo modo si eviterebbe di inalare il PM10, il benzene, il piombo, i pollini, le graminacee….
    Nessuno ha mai pensato a questa soluzione? Sicuramente si, ma perchè nessuno la adotta? Semplice, perchè non è funzionale! Le persone più sensibili a questi problemi utilizzano una semplice mascherina, che sicuramente non protegge al 100% dalle emissioni appena citate, ma è FUNZIONALE.

    Concludendo il prodotto migliore (nostra opinione personale) è quello che coniuga la miglior protezione possibile, con la migliore usabilità possibile, sicuramente non quello perfetto ma nella pratica inutilizzabile.

  4. E pensare che alcune delle prime stampanti laser (Canon LBP-8) avevano un filtro davanti alla ventola di raffreddamento di default. Pecccato che il filtro di ricambio era complicatissimo da trovare sul mercato, così come non era citato nei mauali di manutenzione… Una riduzione dei costi di produzione da parte dei produttori di stampanti, a cui il filtro MicronAir ha posto rimedio. Rimedio assolutamente efficace, pratico ed economico. Consigliatissimo.

  5. Come si evince anche dall’articolo scritto dal signor ******* in data 19 marzo il tema dei filtri stampante sta diventando “caro” a molti. Ribadiamo ancora una volta a coloro che frequentano e commentano il nostro blog solo per postare i propri link pubblicitari, che possono utilizzare meglio il proprio tempo facendo spam su altri blog che glielo consentano. Se si vuole discutere di concetti “generali” sono tutti i benvenuti, ma senza link o citazioni di prodotti concorrenti. Grazie!

  6. Caro nextink…
    sono due anni che mi occupo di questa emergenza occupazionale…
    Filtrare le emissioni di stampanti laser è già un imposizione della Legge vigente e l’unico prodotto certificato è quello da me citato.
    Se conoscessi il numero di morti provocato dalla sottovalutazione delle fibre di amianto non giocheresti con le parole ma prenderesti atto degli studi internazionali sull’argomento.
    Ribadisco invece che uno studio di università tedesche ha stabilito che i filtri posticci non diminuiscono il rischio chimico di queste emissioni… per il fatto che gli inquinanti fuoriescono principalmente da dove escono i fogli.
    Meglio sarebbe lavorare con la mascherina. Il prodotto da me citato è pratico ed già commercializzato…
    Ma la cosa fondamentale è certificato non solo dagli scienziati presenti quel giorno nella trasmissione delle Iene, ma dal POlitecnico di Torino e dall’Ispesl.
    Ora i filtri MicronAir chi li ha certificati? Se parliamo di praticità informiamoci con chi usa il prodotto che io sponsorizzo e non sente più il fastidio degli inquinanti quando respira…

  7. Caro Franco,
    capisco il tuo livore nell’affrontare la questione perchè avendo intrapreso anche noi da anni la commercializzazione di filtri per stampanti, condividiamo assolutamente le tue preoccupazioni.
    Se non credessimo nell’utilità del prodotto o nella sua efficacia, non avremmo deciso di commercializzare questa linea di prodotti attraverso Nextink.
    Detto questo, non è importante conoscere il numero dei morti di una guerra per sapere che tutte le guerre sono sbagliate: qualunque sia il numero dei morti causati delle polveri sottili non fà differenza: 1 morto è già un numero inaccettabile!
    I filtri in commercio sul nostro sito sono certificati dal TÜV (http://www.tuv.it/home/default.asp). Il TÜV ha una storia che inizia nel 1866 e mi sembra che solamente questo dato, possa testimoniare la serietà di un ente come questo. In ogni caso ti rimando al sito di cui sopra in modo che tu possa documentarti meglio in proposito.
    Detto questo, se il tuo interesse è quello di tutelare la salute delle persone, continua a fare informazione nella maniera che più riterrai opportuna: sarà il mercato a stabilire quale sarà il prodotto “migliore” per prestazioni, semplicità di utilizzo e prezzo.

  8. Salve, lavoro in un ufficio a stretto contatto con una stampante laser e devo dire che la cosa mi sta iniziando a creare problemi. Nel servizio delle Iene che voi citate nell’articolo, i filtri per stampanti che Pellazza ha dimostrato che funzionano sono gli stessi che commercializzate voi? Mi interessa saperlo perchè vorrei proporli al mio datore di lavoro facendogli vedere il servizio delle Iene.

  9. Ciao Gion,
    i nostri filtri non sono come quelli mostrati sul sito delle iene. Se hai qualche minuto di tempo per rileggerti i commenti di questo post, comprenderai il motivo per il quale abbiamo deciso di non commercializzare quel tipo di prodotto, sicuramente molto efficiente, ma altresì improponibile per un utilizzo su una normale scrivania di lavoro. I nostri filtri sicuramente non garantiscono il 100% della protezione dalle polveri, ma hanno un livello di usabilità nettamente superiore a quello della “campana” filtrante. Anche a livello di costi ovviamente la distanza è enorme: i nostri filtri costano poche decine di euro, e sono quindi possono essere utilizzati su un numero elevato di stampanti senza impattare troppo a livello economico, mentre i filtri mostrati nel servizio così a spanne potrebbero costare 10 volte tanto. La nostra scelta in tema di filtri stampante è stata quella di preferire un prodotto con il miglior rapporto fra usabilità ed efficienza.

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