La Guardia di Finanza sequestra una fabbrica di toner HP contraffatti a Lamezia Terme

Oggi riportiamo una notizia apparsa sul sito ASCA.it relativamente alla scoperta di uno stabilimento che produceva toner HP contraffatti.

La Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha sottoposto a sequestro uno stabilimento industriale dedito alla produzione di toner e cartucce per stampanti recanti il marchio contraffatto della casa americana ”Hewlett-Packard”. La fabbrica, gestita dalla società ”c.r.n. s.a.s.” era situata in una zona impervia, isolata e difficilmente individuabile, in località Pianette del Comune di Martirano.

I finanzieri sono arrivati a scoprirla grazie ad un’articolata attività investigativa che ha preso spunto dalle segnalazioni di altri reparti del corpo che avevano individuato alcune spedizioni, in transito presso le dogane di vari aeroporti italiani. Le informazioni, incrociate con segnalazioni antiriciclaggio della Banca d’Italia, che informavano di ricorrenti trasferimenti di denaro verso aziende cinesi, effettuate nell’ultimo anno, hanno indotto le Fiamme Gialle a spostare l’attenzione su tale azienda che, pur operando nel commercio di materiale per ufficio, non risultava possedere stabilimenti adibiti ad una simile produzione a Lamezia Terme.

Il conseguente controllo dello stabilimento si è concentrato subito verso alcuni bancali di toner con logo ”Hp”, accuratamente imballati e pronti per essere spediti, solo grazie ad un approfondito esame effettuato con l’ausilio di un perito della casa californiana, sono risultati contraffatti, poiche’ la fedelta’ riproduttiva di etichette, confezioni, sigilli di sicurezza e ologrammi, era tale da renderli praticamente indistinguibili dagli originali ad un occhio non esperto.

E’ stata quindi eseguita la perquisizione dei locali aziendali, che ha consentito di svelare una vera e propria fabbrica ”parallela”, dotata di un ingente magazzino in cui, oltre ai 1.000 toner già pronti, erano stipati migliaia di componenti, etichette e materiale per l’imballaggio, pronti per la produzione, rilevanti quantità contraffatte di articoli della citata marca.

Gli agenti, quindi, hanno sottoposto a sequestro l’intero opificio, per un valore stimato di circa 3 milioni di euro e denunciato l’amministratore della società alla procura lametina, che coordinerà le successive indagini delle Fiamme Gialle, volte a ricostruire il traffico illecito ed i relativi proventi, nonchè accertare il coinvolgimento di altre persone e società nei reati per i quali si procede: ricettazione, contraffazione di marchi distintivi e commercio di prodotti con segni falsi.

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