Equo compenso SIAE

Come già scritto su questo blog in questo articolo qualche tempo fa, il tema dell’equo compenso S.I.A.E. era ed è tutt’ora argomento di forti contrasti fra produttori di supporti, consumatori e istituzioni.

La notizia arrivata oggi da Bruxelles smorza gli entusiasmi di chi sperava che l’equo compenso stesse per essere definitivamente accantonato. La Commissione Europea infatti, non è ancora riuscita a riformare questa tassa, imposta da tutti i paesi dell’Unione con l’eccezione di Regno Unito e Irlanda.

In questo stesso blog abbiamo più volte sottolineato quanto questa tassa sia ingiusta in quanto non fà altro che spostare gli acquisti di supporti magnetici dal mercato italiano a quello estero (laddove tale tassa non si paga), con l’unico risultato che ad essere penalizzati sono i soliti rivenditori ONESTI.

Questo perchè, come già a suo tempo sottolineato dal Presidente dei produttori di supporti magnetici, l’equo compenso ha dato vita non solo a forti fenomeni di illegalità ma anche ad uno sviluppo di un mercato pareallelo alimentato da importatori che aggirano la tassa per concorrere con i prezzi europei e, di fatto, mettono fuori gioco i distributori che rispettano la legge (Nextink è uno di questi).

La speranza di vedere eliminato l’equo compenso si fa dunque ogni giorno più difficile.

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