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70 anni di innovazione Epson

epsonIl 18 maggio 2012, Epson ha festeggiato i suoi primi 70 anni di innovazione tecnologica guardando ad un futuro più rispettoso dell’ambiente.

La volontà di Epson è quella di voler continuare a fornire tecnologie innovative. Sin dall’ormai lontano 1942 Epson ha sempre creato prodotti che avevano il preciso scopo di offrire maggiori vantaggi a coloro che avrebbero utilizzato quegli stessi prodotti .

La storia di Epson, è una storia fatta di innovazione, passione e crescita economica in cui il business è stato sempre legato all’estrema, e quasi maniacale attenzione, per la sostenibilità ambientale. Proprio l’ambiente rappresenta un elemento fondamentale nella strategia di Epson per ciò che riguarda il prossimo futuro: l’obiettivo è quello di riuscire a ridurre del 90% le emissioni di CO2 entro l’anno 2050.

Il trasporto GRATIS non è ecosostenibile

trasporto merciUno degli obiettivi di questo Blog è quello di far ragionare i nostri lettori su alcune tematiche molto dibattute e che in molti casi, a nostro avviso, vengono percepite in maniera distorta rispetto a quella che è la realtà dei fatti.

Oggi parliamo delle spese di trasporto, che da sempre rappresentano un argomento molto dibattuto sul web, soprattutto in tema di vendite on-line. Il perché è molto semplice: molti Clienti ritengono ancora sconveniente l’acquisto su internet perché, a loro modo di vedere le spese di trasporto rappresentano una voce di costo tale da scoraggiare in molti casi, l’opportunità di acquistare sul web.

Già moltissimo tempo fa, sulle pagine di questo blog affrontammo l’argomento in questo articolo, ma nonostante passino gli anni, il tema delle spese di trasporto gratis o a pagamento è sempre un tema molto caldo.

Oggi, a distanza di qualche anno, vogliamo ritornare sull’argomento affrontandolo da un punto di vista diverso, ovvero non strettamente legato all’aspetto economico, bensì sotto un punto di vista più orientato al tema della sostenibilità ambientale.

Molti di voi si domanderanno che relazione ci possa essere fra le spese di trasporto gratuite e la sostenibilità ambientale, ed è proprio per questo che qui di seguito, andremo a sviluppare un breve ragionamento che potrà chiarire il nostro pensiero circa le spedizioni gratuite per le vendite on-line.

Da sempre quella del trasporto gratuito, è stata una leva per cercare di alzare il valore medio degli ordini ricevuti dai propri Clienti. Questo proprio perché il fatto di poter ricevere gratuitamente a casa propria la merce, pagando unicamente il costo riferito ai singoli prodotti, ha sempre ingenerato nella psicologia del Cliente la voglia di fare un piccolo sforzo in più per raggiungere quella soglia di acquisto che avrebbe permesso l’azzeramento dei costi di trasporto generando un effettivo risparmio.

Questa è una logica che ha sempre funzionato e, per quanto ci riguarda, sposiamo da sempre perché premiante nei confronti del Cliente che si impegna maggiormente in un acquisto.

Molti venditori, anche forse alla luce delle difficoltà economiche che stanno colpendo consumatori e commercianti, stanno utilizzando la leva del trasporto gratis non per vendere di più, ma per cercare di sopravvivere alle difficili condizioni di mercato che lo scenario nazionale ed internazionale ci consegna giornalmente. E qui, a nostro parere, si nasconde innanzitutto un errore di marketing, ma soprattutto il vero problema cui facciamo riferimento in questo articolo, ovvero la l’insostenibilità ambientale delle spese di trasporto gratuite.

Proporre spese di trasporto gratuite senza un minimo d’ordine, prescindendo quindi dall’importo e dalle quantità acquistate a cosa porta? A parte ad un drastico abbassamento del valore degli ordini e delle marginalità, porta ad un impatto ambientale che può arrivare ad essere doppio o persino triplo rispetto ad un acquisto con spese di trasporto onerose.

Qualunque sia la natura del bene inviato, il venditore sa bene che dovrà imballare con molta cura il prodotto, onde evitare i consueti danneggiamenti derivanti da trasporti poco accurati. Alla luce di questa considerazione chi abitualmente effettua spedizioni, sa bene che imballare una cartuccia o dieci cartucce, a livello di materiali impiegati non riduce i costi, anzi. In certi casi i costi aumentano perché la confezione può necessitare, oltre che della normale scatola, anche di una certa quantità di materiale di “riempitivo” che eviti gli sballottamenti del prodotto all’interno della scatola.

1° considerazione sulla insostenibilità del trasporto gratuito
La vendita di una cartuccia richiede lo stesso tipo di imballo, ma maggiore materiale riempitivo all’interno della scatola che dovrà essere smaltito a cura del Cliente. Con un acquisto più corposo si riceverebbe una sola scatola probabilmente senza riempitivo.

Il Cliente che abitualmente consuma 3 toner l’anno, con questa modalità non sarà invogliato a fare un unico ordine, verosimilmente farà 3 ordini diversi che gli costeranno la stessa cifra, gli consentiranno di non anticipare del denaro, ma questi ordini richiederanno ben 3 trasporti distinti.

2° considerazione sulla insostenibilità del trasporto gratuito
A parità di spesa si produrrà un inquinamento nettamente superiore rispetto a quello prodotto da un unico acquisto.

Ad ogni spedizione è legato un rischio: danneggiamento, smarrimento, invio non conforme, ecc… Ogni spedizione nasconde quindi una possibile incognita che può trasformarsi in un ulteriore trasporto da effettuarsi. Facendo 3 spedizioni distinte anziché 1, questi rischi si moltiplicano e conseguentemente aumentano le possibilità che per un qualsiasi motivo le 3 spedizioni possano diventare ad esempio 5: per una delle 3 spedizioni ad esempio il Cliente potrebbe re-inviare il pacco al mittente perché danneggiato (4° spedizione), il venditore a sua volta dovrebbe rispedire il prodotto originariamente inviato e questa volta correttamente imballato (5° spedizione).

3° considerazione sulla insostenibilità del trasporto gratuito
Possibile moltiplicazione dell’impatto ambientale legato all’aumento sconsiderato delle spedizioni, non a fronte di un reale aumento delle vendite, bensì di una inutile frammentazione degli ordini.

Queste sono alcune delle considerazioni che ci portano ad affermare che, oltre ad essere contro logica, il trasporto gratuito al Cliente se non strettamente legato al raggiungimento di specifici budget sugli ordini effettuati, non è né ecologico né sostenibile.

Motivo in più per incentivare i nostri Clienti, e perché no, anche i Clienti dei nostri concorrenti, ad apprezzare la gratuità del trasporto solo e soltanto a fronte di un acquisto di una certa entità.

Xerox ha presentato recentemente la campagna pubblicitaria dal titolo “La stampa ecocompatibile risparmia il pianeta?. La promozione consiste in incentivi ambientali tesi a favorire l’acquisto della stampante ad inchiostro solido Xerox Phaser 8560. La campagna, nata con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico a favore di una stampa eco-compatibile, propone uno sconto del 75% sull’opzione di stampa fronte/retro, il software gratuito GreenPrint, per eliminare gli sprechi in fase di pre-stampa, e una risma di carta riciclata Xerox. L’offerta è valida fino al 31 dicembre 2008.

Nell’ambito di questa promozione, Xerox ha inoltre siglato un accordo con The Nature Conservancy: per ogni download del software GreenPrint, Xerox pianterà 50 alberi nella foresta atlantica del Brasile. La campagna “Un miliardo di alberi? annunciata da The Nature Conservancy prevede un’attività di riforestazione in collaborazione con il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (United Nations Environment Programme – UNEP): “Plant for the Planet: Billion Tree Campaign?.

Le stampanti Xerox a inchiostro solido riducono i rifiuti di toner e di consumabili, utilizzando stick solidi anziché cartucce di inchiostro o toner; l’inchiostro solido stampa su diverse tipologie di supporti e produce il 90% in meno di rifiuti rispetto alle tradizionali stampanti laser a colori.

Lo scorso aprile, Xerox aveva annunciato una collaborazione con GreenPrint Technologies per offrire in bundle il software GreenPrint Enterprise e i sistemi MFP e stampanti a colori a inchiostro solido Xerox Phaser 8560 e Xerox Phaser 8860, dando ai clienti la possibilità di rendere le proprie attività di stampa maggiormente eco-compatibili. Il software GreenPrint è in grado di eliminare gli sprechi di inchiostro già in fase di pre-stampa, questo risparmio garantisce benefici economici e ambientali.

A Xerox va il nostro plauso per essersi resa protagonista di questa iniziativa che dimostra una particolare sensibilità dell’azienda in tema di sviluppo eco-compatibile.

Ricoh: primo cartellone pubblicitario eco-compatibile

Ricoh ha recentemente annunciato l’installazione di un nuovo cartellone pubblicitario in Times Square (New York) che, nonostante le sue dimensioni molto elevate – 14 metri di altezza per 38 di larghezza – presenterà un’alimentazione ad energia solare ed eolica.

Il cartellone, verrà alimentato da 45 pannelli solari e da 4 turbine per il vento, consentirà di risparmiare 18 tonnellate di CO2 all’anno, pari al 100% dell’anidride carbonica che si sarebbe liberata nell’atmosfera se l’alimentazione fosse avvenuta in modo tradizionale.

Nel caso in cui non ci fossero nè vento nè luce solare, il cartellone rimarrà spento, sottolineando una volta di più la volontà ecologista dell’intera operazione.

Da sottolineare che Ricoh non è assolutamente nuova ad iniziative di questo genere in quanto un cartellone simile, completamente alimentato ad energia solare e vento, è già stato installato ad Osaka, (Giappone).

Ricoh e la riforestazione della California

E’ sempre un piacere per questo blog dare delle notizie sullo sviluppo sostenibile, e dobbiamo ammettere che molto spesso quando si parla di argomenti come questo, Ricoh è fra quelle aziende sempre in prima linea a difesa dell’ambiente.

Questa volta Ricoh si rende protagonista di importante progetto della NFF che prevede la ricostituzione della flora della San Bernardino National Forest, una vasta area forestale distrutta dagli incendi che hanno devastato la California nell’ottobre del 2007.

Ricoh ha deciso di aderire a questo progetto e di stanziare una somma considerevole per contribuire alla sua buona riuscita. Il progetto intrapreso dalla National Forest Foundation è in linea con i principi ecologisti di Ricoh e con la sua visione Corporate di salvaguardia delle risorse ambientali.

In tema di riforestazione, Ricoh è attiva sin dal 1999 quando iniziò a partecipare attivamente a diversi progetti in molte aree del mondo, fra cui Bangladesh, Russia, Malaysia, Messico, Giappone e USA.

In Italia, Ricoh ha recentemente dato vita al Parco Ricoh, un’area di 12 ettari di estensione nel Comune di San Donato Milanese riforestata con più di 8.100 alberi lo scorso novembre. Il progetto di Ricoh Italia si svilupperà per i prossimi tre anni, con lo scopo di ricreare l’habitat naturale della zona e di renderla usufruibile ai cittadini.